Scoiattolo rosso: dove e come vive?

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Lo scoiattolo attira simpatia con il suo adorabile musetto e la sua coda piumata. Previdente, è noto per conservare il cibo in caso di scarsità. Dirigiti verso foreste, parchi e giardini per incontrare questo roditore solitario.

Lo scoiattolo: dove e come vive?

Lo scoiattolo rosso, unico autoctono

Gli scoiattoli sono mammiferi appartenenti all’ordine dei roditori e alla famiglia degli sciuridi. L’Europa conta 12 specie – 6 autoctone e 6 introdotte – tra le quali possiamo citare:

  • scoiattolo rosso (Sciuro volgare), il più noto, è l’unico scoiattolo autoctono presente in Francia. La sua pelliccia rossa, il ventre bianco e la coda folta lo rendono facilmente identificabile. La sua famosa coda piumata – che può misurare fino a 23 cm di lunghezza – viene utilizzata principalmente come pendolo per mantenere l’equilibrio. Rigorosamente forestale e arboreo, misura dai 18 ai 25 cm e pesa circa 330 g. Considerato in via di estinzione in Gran Bretagna, in seguito all’invasione dello scoiattolo grigio, non è ancora minacciato in Francia ma rimane sotto sorveglianza;
  • Lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis) è il più grande degli scoiattoli presenti in Europa (tra 400 e 600 g). Originario del Nord America, fu introdotto in Inghilterra alla fine del XIX secolo da un privato. La sua espansione provoca problemi sia ecologici (eliminazione dello scoiattolo rosso per competizione alimentare e trasmissione di un virus) che economici (abbaiamento di un gran numero di specie forestali). È considerata dalla IUCN una specie invasiva. Sugli alberi è meno agile del roux (a causa del suo peso) e si distingue per il colore grigio della veste e per l’assenza di spazzole sulle orecchie;
  • Lo scoiattolo siberiano (Scoiattolo sibirico) o scoiattolo coreano, è stato osservato per la prima volta in Francia alla fine degli anni Sessanta. Fu durante questo decennio che questo nuovo animale domestico fu commercializzato nei negozi di animali e alcuni esemplari rilasciati in natura. La maggior parte delle popolazioni si è stabilita nell’Île-de-France e un secondo focolaio si è sviluppato in Piccardia. Questo piccolo roditore terrestre vive in una tana che funge da rifugio, sala parto e dispensa. Il suo mantello è ornato di strisce scure: cinque sul dorso e tre sulla coda.
  • scoiattolo di Pallade (Callosciurus eritreo), originario dell’Asia orientale, fu introdotto da un privato a Cap d’Antibes alla fine degli anni Sessanta. All’inizio degli anni 2000, ha esteso il suo raggio d’azione alle Alpi Marittime e poi alle Bocche del Rodano. La specie è considerata invasiva in considerazione dei danni sanitari che può arrecare allo scoiattolo rosso e alla piccola avifauna, ai fruttiferi e alle infrastrutture umane (cavi telefonici, abitazioni in legno…). Il roditore si differenzia dalla rossa per un aspetto più massiccio, un mantello dorsale bruno olivastro e un ventre rosso mattone (mai bianco).
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Lo scoiattolo, un animale iperattivo

Animale diurno, lo scoiattolo approfitta spesso dell’alba per essere attivo fino al tramonto. È solitario, tranne che nella stagione degli amori, e molto territoriale. Oltre a cercare cibo, il maschio trascorre parte del suo tempo vagando per il suo habitat per individuare le femmine che saranno ricettive durante la breve stagione riproduttiva. Sempre cauto ma molto curioso, il roditore sta il più delle volte in alto ma frequenta volentieri i nostri giardini e può essere avvicinato nei paesi dove si è abituato ai passanti. Lo scoiattolo corre sui rami alti più di 30 metri, scende e si arrampica sui tronchi, salta da un albero all’altro con sorprendente facilità. Dopo una giornata intensa, torna al suo nido al calar della notte. L’animale non va in letargo ma riduce la sua attività in condizioni di freddo estremo e venti forti.

Lo scoiattolo: arboreo e talvolta terrestre

Gli scoiattoli si trovano in tutti i continenti. Alcune specie vivono principalmente sugli alberi (scoiattolo rosso) dove costruiscono il nido in alto, saldamente incuneato in una biforcazione di rami. A forma di palla di circa 50 cm di diametro, la loggia è composta da ramoscelli intrecciati e rivestiti di muschio. Gli scoiattoli spesso costruiscono diversi rifugi per contrastare i predatori. La specie rossa dipende dalle foreste di conifere e miste, in particolare abeti rossi e pini che le forniscono cibo abbondante tutto l’anno. Lo scoiattolo grigio è più adatto alle foreste decidue. Specie più terrestri, come lo scoiattolo siberiano, vivono nelle tane.

Lo scoiattolo partecipa all’ecosistema

Il roditore è onnivoro con tendenza vegetariana. In primavera e in estate trascorre gran parte della giornata alla ricerca di cibo. Il suo menu è composto da bacche, fiori, boccioli, frutti, pigne, funghi, noci, cortecce e semi. Di tanto in tanto non disdegna qualche lumaca, chiocciola, uova di uccelli, insetti e piccoli mammiferi. Questo animale lungimirante seppellisce semi e frutti in previsione dell’inverno. Così, nella stagione fredda, recupera il cibo, anche sotto la neve, grazie al suo olfatto molto sviluppato. Dimenticando a volte i suoi luoghi di sepoltura, contribuisce attivamente al rimboschimento perché i semi sepolti finiscono per germogliare e dare vita a una nuova pianta.

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Lo scoiattolo: fino a due cucciolate all’anno

Lo scoiattolo si riproduce in inverno e in primavera. La femmina presenta diversi cicli estrali, ma è fecondabile un solo giorno durante ogni ciclo. Dopo una gestazione di 38-40 giorni, partorisce da tre a quattro piccoli, tra febbraio e aprile e tra maggio e agosto perché sono possibili due cucciolate annuali in caso di condizioni favorevoli. Se un predatore è in agguato nelle vicinanze, la madre trasporta i suoi piccoli, uno per uno, in un altro nido. I piccoli aprono gli occhi intorno al mese. Allattati al seno per sei settimane, imparano poi ad alimentarsi con cibo più consistente e lasciano il nido intorno a un mese e mezzo. L’aspettativa di vita dei neonati rimane bassa perché si verifica una mortalità significativa durante i primi mesi (predazione). I giovani raggiungono la maturità sessuale tra i 10 ei 12 mesi.

Scoiattolo: una popolazione vulnerabile

Tra i principali predatori dello scoiattolo rosso vi sono la martora, la volpe, il gatto selvatico, l’astore, la poiana, persino il cane e soprattutto il gatto domestico quando il piccolo roditore si avvicina alle abitazioni per cibarsi. Per quanto riguarda le gazze, generalmente agiscono in coppia: una si occupa di allontanare la madre dal nido quando l’altra afferra un piccolo. Tuttavia, i predatori naturali catturano solo una piccola frazione delle popolazioni di scoiattolo rosso, ulteriormente indebolite dalla frammentazione del loro habitat, dalle collisioni con i veicoli e dalla presenza di concorrenti alimentari. Il roditore può vivere circa 7 anni in libertà e fino a 10 anni in cattività. In Francia, lo scoiattolo rosso è una specie protetta elencata anche nell’Appendice III della Convenzione di Berna.

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