Il rospo: dove e come vive? Perché è utile in giardino?

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Il rospo: dove e come vive?  Perché è utile in giardino?

Il rospo comune è un batraco che merita più rispetto di quanto gli diamo noi. Dietro questo aspetto ritenuto poco attraente da molti di noi si nasconde un prezioso alleato per tutti i giardinieri. Diamo un’occhiata più da vicino a questo valoroso animale, purtroppo vittima dei nostri pesticidi, del degrado del suo habitat e del traffico stradale.

Rospo comune: caratteristiche principali

Il rospo comune (bufo bufo) è un anfibio (ex batrachian) dell’ordine degli Anuri che comprende anfibi carnivori senza coda. Appartiene alla famiglia di Bufonidi. È di gran lunga la specie più rappresentata nei paesi europei ed è anche il più grande rospo in questa parte del mondo. In età adulta la femmina misura fino a 11 cm e il maschio 9 cm. Questi anfibi dal corpo tozzo hanno le gambe più corte delle rane. Camminano più di quanto saltino e adottano un’andatura un po’ goffa.

Il rospo comune vive prevalentemente in zone piuttosto umide, ricercando il sottobosco, la vicinanza di pozze e stagni, paludi e fiumi. Si nasconde nei buchi durante il giorno ed esce principalmente durante la notte.

La pelle dei rospi è ricoperta di tuberosità, alcune delle quali sono ghiandole granulari. Dà loro quell’aspetto pustoloso poco invitante. Secernono sia veleno antibiotico che antisettico. Questo protegge l’animale il cui sistema immunitario è tutt’altro che eccezionale. Le bufotossine sono i principali composti attivi di questo veleno che ne ha un centinaio. A parte il fatto che il rospo cerca di ingrandirsi il più possibile per spaventare i suoi predatori gonfiandosi ed erigendosi sulle zampe posteriori, il suo veleno è l’unico mezzo di difesa. Può essere molto pericoloso per i predatori come i cani, per esempio.

Anche le altre ghiandole del rospo sono vitali per lui perché producono una specie di muco senza il quale il batraco si seccherebbe.

L’aspettativa di vita di un rospo è di circa 35 anni in cattività ma non supera i 10 anni in natura.

Modalità di riproduzione del rospo comune

Modalità di riproduzione del rospo comune

Non appena raggiunta la maturità sessuale, cioè tra i 3 ei 7 anni (sapendo che nelle regioni a clima caldo avviene prima che nelle zone fredde), maschi e femmine migrano nuziali. I maschi rimangono saldamente installati sul dorso della loro bella e si lasciano trasportare nella loro zona di deposizione delle uova.

Durante questo periodo, appena prima dell’inizio della primavera, i rospi si radunano a dozzine vicino alle zone d’acqua, subito dopo la muta. La competizione tra i maschi è feroce perché generalmente ce ne sono sei o sette che si raggruppano intorno a una femmina per bramarla, ognuno cercando di respingere i rivali con le zampe. Possono essere molto virulenti. Ma i concorrenti rinunciano alla lotta quando la femmina inizia a deporre due fili composti da diverse migliaia di uova che il fortunato vincitore feconda finalmente.

A seconda della temperatura dell’acqua, l’incubazione può durare dai 14 ai 21 giorni. Quando le uova si schiudono compaiono migliaia di girini, che hanno solo coda e rami. Il loro cibo consiste principalmente di alghe microscopiche e detriti organici. Le diverse fasi di sviluppo del girino durano dai 45 ai 90 giorni. Lo stadio finale di questa metamorfosi, durante il quale il girino si trasforma in rospo, si chiama imago.

Crapaud, il grande amico dei giardinieri e dell’ambiente

Il rospo si nutre principalmente di lucertole, insetti, coleotteri, bruchi, lombrichi e onischi. Elimina anche mosche e moscerini, formiche e ragni. Infine, è molto ghiotto di lumache e chiocciole capaci di devastare giovani piante di lattuga e piante da fiore. Questo anfibio del nostro spazio naturale è quindi un vero e proprio alleato in giardino perché funge da insetticida naturale.

Quindi non esitare a fare di tutto per farlo stare bene lì e non essere tentato di cercare altrove. È meglio approfittare dell’aiuto dei rospi per salvare le proprie piantagioni dall’assalto delle lumache piuttosto che ricorrere a un anti-lumaca tossico per l’ambiente.

Si può ad esempio predisporre una piccola vasca e dei ripari per i rospi con qualche sasso, vecchie assi di legno, lastre di varie cortecce o qualche vaso di fiori in terracotta che vengono posti in aria perché l’anfibio vi possa rifugiarsi. Bisogna sempre avere cura di dotarlo solo di ripari non trattati, e permettergli di intrufolarsi attraverso una piccola apertura di 4 o 5 cm al massimo. Certo, essendo il rospo rumoroso durante il periodo degli amori, può essere saggio installare gli alloggi a lui destinati lontano dalla casa.

Se vedi uno o più rospi nel tuo giardino, è molto importante non utilizzare più trattamenti pericolosi come insetticidi, antimuschio e fertilizzanti chimici, sia nel frutteto, sia nell’orto o nell’orto. Il rospo è molto sensibile ad esso e questi prodotti tossici possono ucciderlo. Fai attenzione anche all’elica affilata del tosaerba in grado di distruggere un rospo sbadato che si nasconde nell’erba alta!

Il rospo è un animale che gode di protezione. In molti paesi, sempre più batracodotti o toaddotti vengono installati sotto linee ferroviarie, strade e autostrade. Questi ecodotti offrono agli anfibi la possibilità di spostarsi da un’area all’altra evitando le nostre diverse reti di traffico. Possono quindi sfruttare a loro piacimento questi corridoi ecologici che, si spera, consentiranno di arrestare il declino di tutte queste specie utili.

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