L’ape, impareggiabile impollinatore, essenziale per la natura

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L’ape è un insetto impollinatore che contribuisce al mantenimento della biodiversità, all’equilibrio della natura. All’interno dell’alveare ci sono centinaia di api che hanno ciascuna un ruolo importante e predefinito che sanno e sanno svolgere perfettamente. Scopri chi è l’ape e il suo impatto sulla nostra vita e sulla natura.

L'ape, impareggiabile impollinatore, essenziale per la natura

L’ape, chi è?

L’ape è uno degli impollinatori più essenziali, ma non vive a lungo, tra poche settimane e dieci mesi per la maggior parte. Viene fatta una distinzione tra api mellifere e api selvatiche.

Api da miele (Apis mellifera), sono le specie utilizzate in apicoltura. Sono state identificate diverse sottospecie, la più comune delle quali è l’ape caucasica (Apis mellifera caucasica), l’ape italiana (Apis mellifera ligustica), e l’ape scura (Apis mellifera mellifera). Questa ape mellifera misura poco più di un centimetro e ha un corpo prevalentemente marrone, con un torace giallo-brunastro e un addome giallo-arancio.

Le api selvatiche, che rappresentano quasi l’80% degli individui, sono i migliori impollinatori, ma non vivono nelle stesse condizioni perché il più delle volte sono solitarie.

L’ape ha un tubo di aspirazione e mandibole, ma anche zampe posteriori pelose con le quali raccoglie e immagazzina il polline. Un’ape ha anche due grandi occhi sfaccettati, posti ai lati, e tre piccoli occhi, o ocelli, sulla sommità della testa. Questi occhi multipli consentono all’ape di avere un ampio campo visivo e una migliore sensibilità alla luce. Le sue antenne gli consentono di percepire meglio gli odori e di esplorare l’ambiente in modo più semplice e tattile.

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L’ape nell’alveare

Le api vivono in un alveare e in una micro-società molto ben organizzata dove ognuna ha un ruolo ben preciso:

  • La regina: all’interno della colonia, la regina si distingue perché è l’unica femmina fertile. Più grande degli altri, misura da 1,5 a 2 cm. Anche la sua vita più lunga, che va dai 3 ai 5 anni, è diversa dalle altre, poiché la regina esce solo una volta per accoppiarsi e riempire la sua spermateca. Depone quindi fino a 2.500 uova al giorno e partorisce così api operaie, una futura regina o fuchi, che servono solo ad accoppiarsi con la regina.
  • Api operaie: le api operaie secernono la pappa reale per nutrire le larve o la “covata”, poi l’ape trasforma il nettare in miele e si nutre di questo nettare, ma anche di polline. Dopo tre settimane di vita diventa raccoglitrice e porterà all’alveare polline, melata, acqua, propoli e nettare percorrendo fino a 5 km attorno all’alveare. In sintesi, le api operaie si occupano del mantenimento del nido e del suo approvvigionamento.
  • Fuchi: i fuchi sono maschi la cui unica funzione è quella di fecondare la regina e che muoiono dopo l’accoppiamento.

La vita delle api e il loro ruolo nell’alveare

Le api vedono le loro funzioni evolversi naturalmente nel tempo.

  • Giorno 1 e 2: le api puliscono le celle;
  • Dal 2° all’11° giorno: le api nutrono le larve deposte dalla regina e si prendono cura della covata mentre nutrono la regina;
  • Giorni da 11 a 20: le api ricevono il nettare e aiutano a immagazzinare il polline, mentre rimuovono i rifiuti dall’alveare e puliscono le celle;
  • Dopo il giorno 20: le api diventano bottinatrici ed escono a turno per nutrire la regina.
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L’ape, un eccezionale impollinatore

L’ape produce il miele, un alimento prelibato e salutare che piace all’uomo, ma è anche utile e insostituibile per l’impollinazione. Tuttavia, l’impollinazione consiste nella fecondazione delle piante, che permette la riproduzione naturale di fiori e frutti. Infatti, quando si nutre, l’ape è ricoperta di polline, che è l’elemento maschile del fiore, e quando va a cercare un altro fiore, lo deposita sul suo pistillo, che è l’elemento femminile. Dovresti sapere che un’ape può spostarsi su più di 700 fiori al giorno e quindi partecipa molto attivamente alla riproduzione delle piante.

Le api contribuiscono alla sopravvivenza e all’evoluzione dell’80% delle specie vegetali nel mondo. Costituiscono quindi un anello essenziale della catena che partecipa al mantenimento dell’equilibrio naturale degli ecosistemi. Infatti, se le api scomparissero, un gran numero di piante non sarebbe più in grado di riprodursi e scomparirebbe anch’esso, portando gradualmente alla perdita di molte specie animali e quindi della biodiversità.

Infatti, quasi il 70% del regno vegetale ha bisogno dell’aiuto delle api per trasportare il polline, il che corrisponde a circa 250.000-300.000 specie diverse. Inoltre le piante secernono il nettare, un liquido dolce che nutre le api quando raccolgono il polline; un’azione di dare e avere che ha solo vantaggi!

Puoi promuovere l’impollinazione aiutando le api e altri impollinatori a svolgere il loro lavoro. Per farlo, non usate pesticidi nel vostro giardino e munitevi di una casetta per insetti o, per gli specialisti, di un alveare. Puoi anche piantare piante di api per attirarle.

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