Il facocero, cinghiale della savana africana

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Spesso chiamato cinghiale africano o cinghiale, il facocero comune è un animale che vive nella savana africana ma che possiamo avere la possibilità di osservare nei nostri numerosi parchi faunistici. Un po’ più piccolo dei nostri cinghiali, è altrettanto imponente. Scopriamo come vive il Facocero e perché il numero di esemplari diminuisce nel tempo.

Il facocero, cinghiale della savana africana

Facocero: caratteristiche principali

Facocero comune, Phacochoerus africanusè un mammifero della savana africana appartenente alla famiglia of Suidi. Si trova nelle zone occidentali, orientali e meridionali del continente africano, sia nella savana africana che nelle foreste. Oggigiorno possiamo incontrare anche un’altra specie di Facocero (Phacochoerus aethiopicus) ancora abbondante in Somalia, da cui il nome facocero somalo.

L’aspettativa di vita del facocero comune è di circa 25 anni.

Il Facocero è un mammifero massiccio, che misura in età adulta fino a 80 cm al garrese, 1,60 m di lunghezza e il suo peso può raggiungere i 100 kg per il maschio e i 75 kg per la femmina. Per confronto, il facocero è leggermente più piccolo del cinghiale.

È un animale dalle zampe corte, un corpo imponente, e il cui muso è voluminoso e molto forte. La sua spina dorsale e la sua schiena portano una folta e lunga criniera. Ai lati della testa dei maschi si possono notare solo zone callose, escrescenze suborbitali del diametro di 15 cm molto utili durante i combattimenti tra congeneri.

I maschi e le femmine hanno due zanne che non sono altro che canini in continua crescita. Con una lunghezza di circa 60 cm nei più anziani della specie, escono ampiamente dalla bocca di questi animali, puntando verso il cielo. Queste grandi zanne facilitano la raccolta delle parti sotterranee delle piante di cui si nutrono i facoceri. Ma sono anche armi che l’animale utilizza per garantire la sua protezione e quella dei suoi piccoli caricando all’occorrenza predatori come lince del deserto o caracal, aquile, sciacalli, iene, leoni, pitoni, leopardi, ghepardi e licaoni.

All’occorrenza il Facocero può correre a velocità di 50 km/h, ideali per fuggire se non ci sono altre soluzioni (di fronte a un incendio contro il quale non può nulla, ad esempio).

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Facocero comune: cibo

Facocero comune: cibo

Questo cinghiale erbivoro può adottare una dieta onnivora. È un ottimo scavatore che recupera buona parte del suo cibo nel terreno. Si nutre di bulbi, radici che dissotterra senza difficoltà, ma anche di bacche, erba, uova, insetti ed eventualmente piccoli animali.

Facocero: riproduzione

Questo cinghiale della savana africana raggiunge la maturità sessuale all’età di 18-20 mesi, ma i maschi non iniziano ad accoppiarsi prima dei 4 anni. Dopo l’accoppiamento, il periodo di gestazione dura tra i 170 ei 175 giorni, dopodiché la femmina detta scrofa partorisce un massimo di 7 piccoli. Ospita la sua prole in una tana per circa 7 settimane durante le quali li allatta fino a raggiungere la 21a settimana quando inizia lo svezzamento. Ma i giovani continuano a vivere con la madre, fino a 2 anni per i maschi mentre le femmine se ne vanno non appena pronte a riprodursi. In questi animali solo il maschio è solitario.

Ci sono estinzioni localizzate di facoceri comuni a causa della siccità in alcune zone, del costante declino del suo habitat ma anche perché è cacciato dall’uomo. Questa caccia è spesso giustificata dal timore che questo cinghiale della savana africana possa trasmettere determinate malattie. Gli indigeni vogliono evitare che i facoceri trasmettano la peste suina, un’infezione trasmessa dalle zecche, agli allevamenti di maiali domestici e all’uomo il tripanosoma, il parassita responsabile della malattia del sonno. Non è quindi una specie protetta al momento poiché questo animale è classificato tra le preoccupazioni minori.

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