La cimice diabolica o cimice marmorizzata, a volte molto invasiva!

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La cimice diabolica o cimice marmorizzata, a volte molto invasiva!

In autunno l’insetto viene a rifugiarsi nelle nostre case per proteggersi dal freddo. Flagello delle colture, la cimice provoca ingenti danni a frutteti, orti e campi agricoli. Ritratto di una specie invasiva con un cattivo odore.

La cimice, una specie introdotta

insetto diavolo (Halyomorpha halys) chiamata anche cimice marmorata è una specie di insetti hemipteran della famiglia Pentatomidae. Originario del sud-est asiatico, è stato introdotto in America e poi in Europa (2007). L’insetto, rilevato in Francia per la prima volta nel 2012 (Alsazia), è stato poi osservato a Parigi prima che si aprisse un’altra via di colonizzazione nel sud della Francia, dall’Italia.

Uno scudo posteriore per la cimice marmorata

Il corpo della cimice ha una forma a scudo, caratteristica dei Pentatomidae. Il suo dorso grigio-marrone ha al centro un grande triangolo (scutello) ed è ornato di elitre bordate di motivi chiari. La piccola testa è prolungata da antenne dritte, divise in 5 segmenti, e recanti due macchie bianche tipiche della famiglia. La parte appiattita (connexivum), che si estende lateralmente dall’addome, presenta una successione di bande scure e bande chiare. La specie misura tra 12 e 17 mm di lunghezza e 7-10 mm di larghezza. Quando viene schiacciata o si sente minacciata, la cimice secerne una sostanza maleodorante.

Cimice bruna: fino a due riproduzioni all’anno

In Francia la cimice marrone si riproduce una volta all’anno in estate ma può, in condizioni climatiche particolarmente calde, effettuare una seconda riproduzione. Per accoppiarsi, i due partner si tengono l’un l’altro per diverse ore entro la fine del loro addome. Dopo l’accoppiamento, la femmina depone piccoli gruppi di 20-30 uova sotto le foglie delle piante. Durante la schiusa, che avviene da 3 a 6 giorni dopo, le uova appaiono sotto forma di piccoli barili dal bianco al verde pallido.

Riconoscere la linfa della cimice

Nella cimice marmorizzata esistono 5 stadi ninfali segnati in particolare da un’evoluzione di colori:

  • Le piccolissime ninfe, la cui parte superiore è circondata da sottili spine, somigliano a zecche;
  • Le ninfe del primo stadio diventano di un rosso vivo che ricorda le coccinelle e si raggruppano insieme;
  • Le ninfe del secondo stadio sono nettamente nere;
  • Le ninfe più anziane assumono una forma a pera. Il loro addome chiazzato e arrugginito diventa marrone con l’età. Come gli adulti, sono ornati di triangoli sul margine dell’addome e di bande bianche sulle antenne.

La cimice, una specie invasiva

Quando l’inverno si profila all’orizzonte, l’insetto lascia le piante all’aperto per cercare un riparo più caldo. Se nella foresta trova rifugio negli alberi morti, nelle aree urbane colonizza volentieri le abitazioni. Il più delle volte l’insetto sverna in luoghi protetti dal freddo, come crepe nei muri, soffitte, cantine, garage, villette da giardino. Se se ne presenta l’occasione, la cimice marmorizzata si insedia in gran numero all’interno delle case, ad esempio tra le pieghe delle tende. Verso il mese di aprile lascia il luogo del letargo per raggiungere le piante di cui si nutrirà.

La cimice marmorizzata, insetto infestante

La cimice provoca notevoli danni nei frutteti (ciliegi, meli, peschi, limoni, peri, noccioli, lamponi, ecc.) perché mordendo i frutti e i rami per nutrirsi della loro linfa, li fa marcire tra pochi giorni. Amante degli ortaggi, l’insetto attacca anche gli orti (pomodori, melanzane, peperoni, ecc.) ma anche piante ornamentali che producono piccole bacche e arbusti. In ambienti agrari, essendo la deposizione delle uova diffusa nel tempo, neanidi di diversi stadi di sviluppo possono colonizzare lo stesso campo (mais e soia in particolare) così come le viti. Se la sua presenza è invasiva, la cimice non morde e non rappresenta un pericolo per l’uomo. In rari casi può provocare allergie attivando il suo meccanismo di difesa. A differenza della zecca, non trasmette malattie.

Sbarazzarsi del bug bug

Nel suo paese di origine, la cimice marmorata conosce diversi predatori naturali (ragni, formiche, piccole vespe solitarie e alcune specie di mosche) che ne parassitano le uova. In Europa i suoi nemici sono poco attivi e non ci sono mezzi radicali per impedirne la proliferazione. In questo contesto, la prevenzione rimane la soluzione migliore. È quindi opportuno ridurre il più possibile l’illuminazione interna ed esterna delle abitazioni per non attirarla. Allo stesso tempo, si tratterà di sigillare tutte le fessure attorno a finestre, porte e condotti. Se la cimice marmorizzata marrone è già entrata in casa, l’esclusione meccanica con un tovagliolo di carta rimane il metodo più efficace per liberarsene. Se usi un aspirapolvere, assicurati di smaltire rapidamente il suo sacchetto poiché il cattivo odore persisterà. Si sconsiglia l’uso di insetticidi a cui l’insetto è relativamente resistente e che potrebbero eliminare altre specie non nocive.

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