Dopo l’invasione del calabrone asiatico nel 2004, la recente apparizione del calabrone orientale in Francia solleva interrogativi. Da dove viene ? È una specie invasiva? Che pericolo rappresenta? Aggiornamento sullo stato attuale delle conoscenze.
Come è stato scoperto il calabrone orientale?
Alla fine di settembre 2021, calabroni orientali (Vespa Orientale) sono stati individuati a Marsiglia da tre ricercatori della ditta di esperti naturalisti Ecotonia. Fu durante uno studio della fauna e della flora condotto in un deserto industriale che gli entomologi Alain Coache, Bruno Gereys e Gérard Filippi osservarono l’animale. Una presenza senza precedenti in Francia. Al momento della scoperta, una trentina di lavoratori della specie orientale stavano esplorando razzi selvatici in compagnia del calabrone europeo (Vespa granchio) e il calabrone asiatico (Vespa velutina). Nove esemplari sono stati raccolti e altri nove durante una seconda indagine.
Che aspetto ha il calabrone orientale?
Il calabrone orientale è facilmente riconoscibile da un caratteristico schema di colorazione che lo distingue dalle altre specie. L’insetto sfoggia un colore ruggine – quasi rossastro – che si estende ampiamente lungo il dorso fino al muso mentre la punta dell’addome si tinge di un giallo brillante. Per confronto, il calabrone asiatico è nero con un anello arancione e partizioni gialle. Per quanto riguarda il calabrone europeo, è nero con macchie rosse e il suo addome ha strisce nere e gialle. Nel calabrone orientale, lavoratori e maschi raggiungono i 2,5 cm di lunghezza e le regine fino a 3,5 cm. La specie orientale è più grande della sua controparte asiatica e il suo aspetto la avvicina alla sua cugina europea.
Dove vive il calabrone orientale?
Originario dei Balcani, il calabrone orientale è naturalmente presente nell’Europa meridionale, nell’Africa nord-orientale e nel Medio Oriente. Insediatasi nel sud Italia, la specie si è progressivamente spostata fino al nord del Paese dove fino ad allora era stata assente. Il suo aumento è dovuto al riscaldamento globale. Poiché a Marsiglia sono stati osservati maschi, regina e operaie, l’esistenza di una colonia è quindi confermata in Francia.
Il calabrone orientale è pericoloso?
Il calabrone orientale ha un temperamento più pacifico rispetto alle specie europee. Non è molto aggressivo nei confronti dell’uomo che pungerà solo per difendersi. A differenza delle api, l’insetto non lascia il suo pungiglione nella pelle e può quindi pungere più volte. La sensazione rimane molto dolorosa ma non presenta alcun rischio se non per le persone allergiche o reattive alle punture di insetti. D’altra parte, il calabrone orientale è un vero flagello per l’industria dell’apicoltura. A causa del suo veleno molto tossico, è un predatore di api molto più formidabile del calabrone asiatico e può causare notevoli danni negli apiari. Gli apicoltori saranno quindi le prime vittime se le specie orientali dovessero diffondersi in Francia.
Il calabrone orientale può proliferare in Francia?
Il calabrone orientale ha una capacità di espansione molto rapida, ma per il momento non è stata valutata l’entità della sua diffusione nella città di Marsiglia. Poiché questa specie è adattata agli ecosistemi mediterranei e all’ambiente occupato dall’uomo (sinantropia), è da prendere in considerazione l’ipotesi del suo insediamento a Marsiglia. Introdotto accidentalmente in Gran Bretagna e in Belgio tramite spedizioni di agrumi, l’animale non si è infine affermato in questi due paesi. Questo è il motivo per cui gli esperti non avanzano sul futuro del calabrone orientale in Francia.
Come prevenire la diffusione del calabrone orientale?
Prendendo un posto importante nella catena alimentare a scapito di altre specie, il calabrone orientale rappresenta una minaccia per la biodiversità. Come per tutte le specie invasive, gli specialisti ritengono necessario prevenirne l’espansione e, per farlo, verificarne la presenza in altri quartieri di Marsiglia, oltre che nei comuni limitrofi. Un’altra priorità è trovare il/i nido/i. Se però i calabroni asiatici ed europei nidificano in specie di grandi palloni sospesi agli alberi e quindi facilmente individuabili, il calabrone orientale si nasconde sotto terra o sopra, ma in una cavità (fessura nella roccia, buco in un muro…). La missione è quindi più complicata.
Asiatica o orientale: qual è la specie più invasiva?
Il calabrone asiatico è stato segnalato per la prima volta in Francia nel 2004, nel dipartimento del Lot-et-Garonne. Gli studi hanno dimostrato che è stato introdotto in Europa attraverso contenitori di ceramica provenienti dalla Cina. Come quella orientale, la specie asiatica costituisce un terrore per gli alveari perché elimina le api mellifere e spaventa le bottinatrici che non osano più uscire e diventano fragili non nutrendosi più. Il calabrone asiatico è attualmente considerato la causa principale dell’eccessiva mortalità delle api in Francia. In considerazione del suo impatto sulla produzione di miele, sull’impollinazione e sull’ecosistema in generale, l’insetto è stato classificato come pericoloso per la salute da un decreto ministeriale del 2012. In quanto tale, può essere distrutto. Tuttavia, vista la forte aggressività dispiegata dal calabrone asiatico in caso di minaccia, il suo nido può essere eliminato senza pericolo solo da un professionista dotato di adeguate protezioni.
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