Con gambe lunghe e pelose, addomi enormi e zanne penetranti, gli aracnidi fanno paura. Mentre molte specie sono innocue, altre causano un morso doloroso o addirittura fatale. Di seguito la classifica dei 10 ragni più pericolosi al mondo. Se ne incontri uno, è meglio cambiare marciapiede!
1 – Il ragno banana (Foneutria)
Come suggerisce il nome, questa specie originaria del Sud America colonizza le piantagioni di banane. Si ritiene che l’animale, che misura circa 10 cm di diametro, causi il maggior numero di decessi annuali. Il potenziale neurotossico del suo veleno porta a disturbi della pressione sanguigna, nausea, vertigini, ipotermia e persino convulsioni e asfissia. L’aracnide si incontra talvolta in Europa tramite spedizioni di frutta. Così, nel 2015, il gestore di un negozio biologico dell’Alta Savoia si è imbattuto in un esemplare aprendo un pacchetto di banane provenienti dalla Repubblica Dominicana. La sua cattura ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco e di un veterinario.
2 – Il ragno delle sabbie a sei occhi (Hexophthalma hahni O Sicarius hahni)
Di colore da bruno-rossastro a giallo, la specie vive nelle regioni desertiche dell’Africa meridionale. Misura fino a 5 cm comprese le zampe e ha la particolarità di seppellirsi nella sabbia per sorprendere la sua preda. Il ragno è pericoloso per l’uomo perché il suo potentissimo veleno provoca un effetto emolitico (rottura dei globuli rossi e rilascio di emoglobina) e necrotico (distruzione di cellule e tessuti). A differenza del veleno neurotossico, che attacca il sistema nervoso, il veleno emotossico del ragno della sabbia non ha una cura nota.
3 – Il ragno recluso o violinista (Loxosceles laeta)
Il suo nome si riferisce al suo colore marrone e ai segni posti sul suo torace che ricordano lo strumento musicale. Può misurare fino a 4 cm comprese le zampe, l’aracnide originario del Sud America si è diffuso in diversi paesi tra cui gli Stati Uniti. A seconda della quantità di veleno iniettato, gli effetti del morso possono variare dalla semplice irritazione della pelle alla necrosi dei tessuti profondi che poi moriranno e diventeranno neri. Le vittime che non ricevono il siero entro 48 ore dall’attacco possono soccombere a insufficienza circolatoria o insufficienza renale.
4 – La vedova nera americana (Latrodectus mactans)
Originario del Nord America, il ragno vedova nera può essere riconosciuto dal suo colore nero e dal motivo rosso a forma di clessidra sull’addome. A priori, le sue piccole dimensioni non fanno temere: la femmina generalmente non supera i 15 mm in età adulta, contro i 7-9 mm dei maschi. Tuttavia, il ragno produce un veleno molto tossico contenente latrotossina. Questa sostanza innesca una notevole produzione di neurotrasmettitori provocando una moltitudine di disturbi: nausea, allucinazioni, spasmi muscolari, mal di testa oltre a problemi neurovegetativi (ipertensione, sudorazione fredda, sudorazione eccessiva, ecc.). I morsi di ragno della vedova nera americana sono raramente fatali perché un trattamento medico efficace di solito risolve i sintomi entro pochi giorni.
5 – La tarantola australiana (Atrace robustus)
Questa specie endemica dell’Australia, particolarmente molto presente a Sydney, non esita a entrare nelle case, soprattutto in caso di tempesta. Di colore nero lucente e privo di pelo, l’Atrax robustus misura circa 5 cm, o anche 7 cm per i maschi. L’animale è molto aggressivo, soprattutto durante la stagione riproduttiva. Quando minacciata, la tarantola australiana si impenna sulle zampe posteriori e mostra le sue enormi zanne in grado di perforare un’unghia. Il suo veleno provoca forti dolori a volte seguiti da vomito, salivazione e problemi respiratori. Il suo morso può essere fatale nei bambini e nelle persone fragili se non viene somministrato un siero entro un’ora dall’attacco.
6 – Il ragno Golia (Theraphosa bionda)
Con un’apertura alare di 30 cm e un peso fino a 170 g, il ragno Golia è la più grande specie di tarantola scoperta fino ad oggi. La specie vive nella foresta pluviale del Sud America, in particolare in Guyana, Brasile e Venezuela. Se il ragno Goliath è aggressivo, il suo veleno neurotossico ha scarso effetto sugli esseri umani. D’altra parte, le sue zanne lunghe 5 cm possono perforare il cranio di un topo e, di fatto, causare forti dolori agli esseri umani. Allo stesso tempo, l’aracnide ha dei peli urticanti sulla parte posteriore dell’addome che, proiettati sui suoi aggressori, generano un forte prurito.
7 – La vedova nera europea (Latrodectus tredecimguttatus)
Questa specie – detta anche malmignatte – vive nel bacino del Mediterraneo, in Medio Oriente, in Asia centrale, fino alla Cina. Di colore nero, si distingue per il dorso ornato da tredici punti generalmente rossi ma che possono avere anche una tinta gialla o arancione. La vedova nera europea è considerata il ragno più pericoloso in Francia. Velenoso, il suo morso doloroso può attaccare il sistema nervoso, provocando dolori addominali, spasmi muscolari, forte sudorazione e affaticamento per 48 ore. Fatta eccezione per le persone con allergie, il suo veleno non è mortale.
8 – La tarantola ornata (Poecilotheria ornata)
Con un’apertura alare fino a 23 cm, questa tarantola arborea è una delle più grandi del pianeta. La tarantola ornata si riconosce dai colori giallo e nero delle zampe anteriori che usa per intimidire gli intrusi tentati di avvicinarsi troppo a lei. Vivendo principalmente in Sri Lanka, questo ragno aggressivo e velenoso sta iniziando a frequentare gli umani a causa della deforestazione. Il suo morso può causare dolori muscolari, nausea e febbre. Tuttavia, non sono stati segnalati casi mortali.
9 – Il ragno cammello (Solifughe)
Il ragno cammello vive in climi secchi, come i deserti e le boscaglie del Medio Oriente, del Messico e della zona sud-occidentale degli Stati Uniti. Molto agile, può correre fino a 15 km orari e fare salti di 60 cm. Il suo aspetto prende in prestito tratti sia dallo scorpione che dal ragno (spiegando i suoi soprannomi “scorpione del vento” e “ragno del sole”). I potenti muscoli delle sue zanne consentono al solifugide di infliggere morsi dolorosi suscettibili di provocare ampie ferite in caso di infezione.
10 – Eterodopa massima
Questa specie endemica del Laos è uno dei più grandi ragni del mondo con un’apertura alare di quasi 35 cm. Appartenente alla famiglia degli Sparassidae, il ragno vive nascosto nelle caverne e non tesse ragnatele per intrappolare la sua preda. Invece, l’aracnide delle caverne usa la sua velocità per catturare le sue vittime e pugnalarle con le sue lunghe zanne. L’Heteropoda maxima non usa sistematicamente la potenza del suo veleno e inietta la sua tossina solo se il suo morso non è sufficiente.
Credito fotografico: Techuser
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