Saint-Bernard: carattere, educazione, salute, prezzo | Pet Yolo

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Ampiamente reso popolare grazie alla settima arte, e in particolare dal famoso Beethoven, il San Bernardo incarna una razza canina particolarmente famosa. Scopri tutto quello che c’è da sapere su questo cane da montagna grande e intelligente con un forte istinto per il soccorso.

Il San Bernardo in breve

  • Altro nome: cane San Bernardo
  • Aspettativa di vita: da 8 a 10 anni
  • Peso: da 50 a 75 chili per le femmine, da 55 a 90 chili per i maschi
  • Taglia: da 65 a 80 centimetri per le femmine, da 70 a 90 centimetri per i maschi
  • Silhouette: imponente, armoniosa, muscolosa
  • Pelo: corto o lungo
  • Colore: bianco con macchie rosso-marrone
  • Personalità: amichevole, calmo, vigile
  • Origine: Svizzera
  • Tipo: molossoide
  • Gruppo: 2 (cani tipo Pinscher e Schnauzer, molossoidi, cani da montagna e bovari), sezione 2 (molossi da montagna)

Storia della razza San Bernardo

Questo imponente cane discende probabilmente dagli antichi molossi asiatici, ed in particolare dal mastino tibetano. Alcuni esemplari sarebbero stati importati in Grecia, poi a Roma, prima di essere dispersi nel resto d’Europa durante il I secolo dalle armate romane. Intorno al 1350, sugli stemmi di alcune famiglie nobili dei cantoni di Vaud, Vallese e dell’Oberland in Svizzera fu innalzata una testa di cane che ricordava il San Bernardo. Queste famiglie avrebbero successivamente offerto i cani all’Ospizio del Gran San Bernardo, situato presso l’omonimo passo nelle Alpi, poi a quello del Piccolo San Bernardo. La razza fu così segnalata per la prima volta in questo luogo in diversi scritti intorno al 1700. I canonici che abitarono in questi luoghi utilizzarono per primi questi grossi cani dal fisico dissuasivo per la guardia e la difesa. Tuttavia, il loro ruolo cambiò rapidamente quando presero coscienza delle loro capacità: fu così che il San Bernardo divenne la guida dei viandanti o dei pellegrini persi nella neve o nella nebbia diretti all’ospizio. La reputazione del San Bernardo come cane da salvataggio fu rafforzata anche dai racconti dei soldati di Bonaparte che attraversarono questo difficile passo nel 1800.

L’attuale razza è stata creata attraverso l’allevamento sistematico, così come il lavoro di Heinrich Schumacher nel 1867 sulla genealogia dei suoi cani. Dopo la fondazione del Club Svizzero San Bernardo nel 1884 a Basilea, fu riconosciuto come razza di origine svizzera in occasione di un congresso internazionale di cinologia nel 1887. Da quel momento, il cane San Bernardo è stato considerato il cane nazionale svizzero.

Caratteristiche fisiche della razza San Bernardo

Come un cane di grossa taglia, il San Bernardo ha un corpo massiccio, solido, ma armoniosamente costruito. Il garrese è ben marcato, quando il dorso è largo e fermo, la groppa lunga e la cassa toracica moderatamente discesa con costole ben arcuate. Gli arti sono potenti e ben muscolosi. La coda, lunga e pesante, è saldamente attaccata, e portata ricadente o leggermente ricurva, tranne quando il cane è sveglio, quando si siede più in alto. Esistono poi due varietà di cane San Bernardo: una a pelo corto (pelo doppio), e una a pelo lungo.

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Il primo tipo ha quindi un pelo esterno fitto, liscio, grossolano, con cosce chiare, ed un abbondante sottopelo; il secondo un soprabito diritto, di media lunghezza, con calzoni alla coscia ben forniti, coda folta, ed anche abbondante sottopelo. Il mantello è a fondo bianco, con sfumature di colore che vanno dal rosso puro (cane variegato), a formare un mantello ininterrotto di colore dal rosso al rosso scuro sul dorso e sui fianchi (cane a mantello). Sono ammessi tigrato rosso-marrone e giallo-marrone. Certi segni bianchi sono ricercati, sul petto, sui piedi, sull’estremità della coda o sul famoso collare bianco. La testa, imponente e larga, rimane particolarmente espressiva. La fermata è ben segnalata. Le orecchie di media grandezza sono attaccate alte e larghe. Per quanto riguarda gli occhi, mostrano un’espressione gentile e pacifica. Di taglia media, il loro colore va dal marrone scuro al nocciola. Si desidera anche la chiusura naturale e decisa delle palpebre.

Carattere del San Bernardo

Gentile e pacifico, il San Bernardo incarna un compagno ideale per la famiglia. È infatti particolarmente affettuoso con il suo padrone, ma anche con i bambini, che ci tiene a proteggere, come se fosse la loro “tata” o la loro baby sitter canina. Le sue dimensioni impressionanti, così come il suo grande senso del territorio, lo rendono un portiere su cui puoi contare. Quindi non lasciarti ingannare dalla sua aria di un grande peluche! Questo fedele cane darebbe anche la sua vita per quella della sua famiglia, grazie al suo forte istinto di salvataggio. Non è di natura aggressiva, ma può invece diffidare di persone che non conosce, soprattutto se entrano in casa sua. Grazie alla sua rara intelligenza, oltre che alla sua capacità di osservazione, diventa quindi in grado di analizzare la situazione e decidere se può fidarsi di lui. Il San Bernardo rimane quindi amichevole e vigile. Infine, questa razza ha un carattere allegro e birichino, che però nasconde un lato un po’ testardo, anche cabochard.

Condizioni di vita ideali per il San Bernardo

Le dimensioni imponenti di questo tipo di cane non sono proprio compatibili con la vita in appartamento. Inoltre, il suo forte senso del territorio richiede un alloggio di medie dimensioni, con un giardino in cui possa muoversi ed esercitarsi a suo piacimento. Sebbene il San Bernardo non sia la razza più sportiva, ha comunque bisogno di lunghe passeggiate quotidiane, essenziali per il suo equilibrio mentale e una buona socializzazione. Il suo doppio strato gli conferisce un’ottima protezione dal freddo e dalle intemperie.

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Fedele ai suoi padroni, questo tipo di cane non è un fuggiasco. Può anche essere distruttivo se lasciato solo troppo a lungo: questo è particolarmente vero per i cuccioli, a cui dovrebbe essere insegnato un buon comportamento. In generale questa razza ha difficoltà a sopportare la solitudine, soprattutto se le assenze sono ripetitive. Infine, il San Bernardo non è adatto a persone fragili o anziane, a causa del suo carattere a volte involontariamente brusco.

Educazione del San Bernardo

Il cane San Bernardo non è difficile da educare. La sua statura e la sua caparbietà richiedono però un’educazione rigorosa e ferma, fin dalla tenera età, e che deve essere scevra da ogni rapporto di forza o di violenza. Si tratta anche di tenere presente che il cucciolo diventerà un mastino nel giro di pochi mesi, e quindi di stabilire fin da subito regole chiare sul suo posto in casa, oltre che su quello che gli è consentito. . Qui va favorito il rinforzo positivo, così come un solido lavoro di socializzazione, per evitare stress o eccessiva diffidenza di fronte a situazioni non familiari. Infine, data la sua mole, è importante abituare velocemente il piccolo San Bernardo ad essere maneggiato senza ribellarsi, sia dal suo padrone, sia dal veterinario o dal toelettatore.

Toelettatura e manutenzione del San Bernardo

Le sue grandi dimensioni e la generosa pelliccia richiedono una manutenzione regolare, soprattutto se si tratta di una varietà a pelo lungo. Il San Bernardo perde infatti molto pelo durante tutto l’anno, oltre ai periodi di muta primaverili e autunnali. Necessita quindi di una spazzolatura molto regolare (due-tre volte alla settimana, e quotidiana durante la muta), che insiste per districare i nodi, soprattutto dietro le orecchie e le mutande. Ciò impedirà la formazione di grandi boli di pelo. Le sue numerose pieghe cutanee, rifugio ideale per irritazioni o infezioni, devono essere ispezionate spesso, così come la sua pelle. Non sono invece necessari bagni frequenti, se non al cambio di stagione, o in caso di sporco estremo. Infine, è consigliabile controllare i suoi occhi, i suoi artigli, i suoi denti e le sue orecchie. Allo stesso modo, il San Bernardo sbava molto, è necessario pulire regolarmente il bordo delle sue labbra.

Principali problemi di salute del San Bernardo

Grazie alla sua robusta costituzione, il San Bernardo ha poca predisposizione a certe malattie. I suoi occhi devono comunque essere controllati molto regolarmente, a causa del rischio di eccessiva lacrimazione, entropion (rotazione della palpebra in avanti) ed ectropion (rotazione all’indietro). Le sue grandi dimensioni lo predispongono anche alla possibilità di displasia dell’anca o del gomito. Va risparmiato infine in estate, perché questa razza soffre il caldo: il cane deve quindi potersi collocare all’ombra, ed avere sempre a disposizione acqua fresca.

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Nutrire il San Bernardo

Grande mangiatore e poco atletico, il San Bernardo può trovarsi rapidamente in sovrappeso in assenza di una dieta equilibrata. È anche molto goloso, non esita a mendicare dolcetti! La sua dieta deve quindi essere di buona qualità e adattata alla sua età, al suo sesso e al suo livello di attività fisica. La fase di crescita della razza, una delle più rapide nel mondo canino, incarna un’altra attenzione: il San Bernardo passa da un peso di 500 grammi alla nascita a 60-90 chili in due anni. È quindi fondamentale che il cane tragga beneficio da crocchette specifiche, che favoriranno il suo sviluppo osseo e muscolare; non esitate a discuterne con il veterinario. Infine, questo grosso animale può essere soggetto alla sindrome da torsione dello stomaco. L’esercizio fisico dovrebbe quindi essere proibito immediatamente prima e dopo le sue razioni alimentari quotidiane.

Prezzo San Bernardo

Un cucciolo di San Bernardo iscritto alla LOF costa tra i 900 ei 1400 euro. Questa somma varia poi in base all’età, al sesso e al lignaggio del cane.

Aneddoti intorno al San Bernardo

Un’immagine di Épinal rappresenta il San Bernardo con un barilotto appeso al collo. Questo conterrebbe un forte alcol (grappa, whisky o eau-de-vie), dovrebbe dare una spinta alle persone salvate da una valanga. Sembrerebbe però che non sia così, e che questa rappresentazione inscritta nell’immaginario collettivo provenga da un dipinto dell’artista britannico Edwin Landseer, Mastini alpini che rianimano un viaggiatore in difficoltà (1819). Il dibattito rimane comunque aperto, in particolare grazie al lavoro svolto da diversi musei specializzati. Comunque sia, questo accessorio ha contribuito a forgiare l’immagine, proprio come la reputazione del soccorritore del cane San Bernardo, che da parte sua rimane molto reale.

Anche i San Bernardo hanno la loro stella. Barry è considerato un vero e proprio eroe in Svizzera: si dice che questo cane abbia salvato dalla morte bianca una quarantina di persone tra il 1800 e il 1814. Oggi gli è dedicato un museo (Barryland) nel canton Vallese, nei pressi del Great St. Passo Bernardo. Una statua in sua memoria si trova anche nel cimitero dei cani di Asnières.

La razza ha avuto anche un grande successo di pubblico grazie al cinema, e in particolare con i famosi Beethovenla cui prima parte è stata rilasciata nel 1992, seguita da numerosi sequel e una serie animata. Cujo, un film horror uscito nel 1983 e adattato dal romanzo di Stephen King, presenta anche un San Bernardo; nello stesso modo Il richiamo della forestaun romanzo di Jack London, e il suo personaggio Buck, un cane croce di San Bernardo, recentemente adattato per il grande schermo (2020).

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