Sable, piccolo mammifero carnivoro dell’Europa orientale

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Si dice che la sua pelliccia sia la più setosa e costosa del mondo. Dietro il suo bel muso, lo zibellino è un carnivoro amante dei piccoli roditori. Focus su un mammifero che, come lo scoiattolo, fa le sue provviste per l’inverno.

Sable, un piccolo mammifero carnivoro dell'Europa orientale

Carta d’identità nera

zibellino (Martes zibellina) appartiene all’ordine Carnivora e alla famiglia Mustelidae che comprende anche la martora, la lontra, la donnola e il visone. Il dimorfismo sessuale si riflette nelle dimensioni: il maschio è più grande e più pesante della femmina. Il mammifero misura da 35 a 51 cm e pesa, a seconda del sesso, tra 700 e 1.800 g. In Francia, per l’aneddoto, i matrimoni di zibellino celebrano l’anniversario dei 54 anni di matrimonio. Molto popolare per la sua bella pelliccia, il mustelide è quasi scomparso nel secolo scorso.

Sable, vestito per l’inverno

Nella stagione invernale il mantello dello zibellino si ispessisce per combattere il freddo. L’animale assume poi una folta pelliccia calda e setosa, che va dal bianco crema al marrone scuro, a volte nero lucido sulla parte dorsale, e più chiaro nella parte inferiore. La gola è adornata da una macchia grigia, bianca o addirittura arancione. Il mustelide ha un muso allungato, orecchie rotonde, zampe corte e una coda folta da 9 a 12 cm.

Sable non va in letargo

Lo zibellino vive principalmente nell’Europa dell’Est (Polonia, Finlandia, Russia…) ma anche nell’Asia settentrionale (Cina, Mongolia, Corea) e in Giappone, nell’isola di Hokkaido. Frequenta foreste di conifere e taiga, pianure e regioni montuose. Quando le temperature scendono, l’animale migra verso luoghi più clementi, in posatoi scavati vicino alle rive di fiumi o specchi d’acqua. Non va in letargo ma rimane nella sua comoda tana ed esce solo per nutrirsi. Lo zibellino può anche trovare rifugio in un fienile isolato, in una tana di coniglio abbandonata o in un tronco d’albero.

Sable, predatore carnivoro

Onnivoro prevalentemente carnivoro, lo zibellino si nutre principalmente di piccoli roditori (lemming, arvicole, scoiattoli, topi, scoiattoli), ma anche di insetti, uova, piccoli uccelli, nidiacei, anfibi e talvolta pesci. . Quando le prede scarseggiano, si accontenta di bacche, frutti, noci di cedro e vegetazione varia. Il mustelide caccia con l’udito e l’olfatto non solo per mangiare ma anche per raccogliere provviste. Il suo surplus viene poi immagazzinato nel suo alloggio per far fronte ad un’eventuale penuria invernale.

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Vita solitaria per lo zibellino

Animale diurno ma discreto, lo zibellino caccia solo di giorno. Di temperamento solitario, trascorre il tempo alla ricerca di cibo prima di tornare a riposare da solo la notte nella sua tana. Territoriale, il mustelide delimita il suo dominio per mezzo delle sue ghiandole odorifere. Il mammifero è timido e timido, non si avvicina o abita molto raramente. Armato di artigli affilati e denti aguzzi, si difende ferocemente dai predatori. Essenzialmente terrestre, lo zibellino dispiega agilità e velocità quando si tratta di arrampicarsi sugli alberi per sfuggire al pericolo.

Sable: gestazione ritardata

Lo zibellino si riproduce in primavera, dall’età di 2 anni. Durante le esibizioni di corteggiamento, l’animale salta in tutte le direzioni e miagola come un gatto. L’ovulo fecondato non si impianta nell’utero fino a 8 mesi dopo l’accoppiamento, quindi lo sviluppo embrionale dura dai 25 ai 30 giorni. In un nido costruito nel cavo di un albero, la femmina partorisce da 1 a 7 cuccioli ciechi semplicemente ricoperti da un sottile strato di piumino. Con un peso compreso tra 25 e 35 ge una lunghezza media di 10 cm, i piccoli aprono gli occhi dopo un mese e lasciano il nido poco dopo. La madre li allatta e li alleva da sola fino allo svezzamento, che avviene intorno alle 6 settimane.

Zibellino, animale da fattoria

Tra i predatori dello zibellino vi sono la volpe rossa, il gatto selvatico e alcuni rapaci (gufo, falco, aquila, ecc.). Il mustelide, cacciato fin dal Medioevo per la sua eccezionale pelliccia, è andato vicino all’estinzione: nel XIX secolo ne erano rimasti allo stato selvatico solo circa 300 individui. Se la sua caccia è ancora autorizzata in alcune regioni della Russia, l’animale è ora protetto e le sue popolazioni hanno potuto riprendersi. Le pellicce attualmente disponibili sul mercato provengono solo da animali allevati. Per mancanza di dati sufficienti, la specie è elencata nella categoria di “meno preoccupante” dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN). La durata della vita dello zibellino va dagli 8 ai 12 anni in natura e fino a 18 anni in cattività.

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