Piroplasmosi nel cane: descrizione, trattamento, prevenzione

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Malattia grave causata da un parassita denominato Babesia Canisla piroplasmosi nei cani porta alla distruzione dei globuli rossi nel corpo dell’animale, il che porta a problemi gravi che talvolta portano alla morte.

Definizione di piroplasmosi

La piroplasmosi è una malattia trasmessa dalle zecche che spesso sono presenti nei cespugli, nelle siepi, nell’erba dei vicoli di campagna e nel sottobosco. Durante le passeggiate, questo parassita si attacca alla pelle dell’animale. È qui che inizia il problema. I microrganismi responsabili della malattia sono contenuti nella saliva dell’acaro che, per vivere, ha bisogno di nutrirsi del sangue del cane. Quando prenderà il suo pasto di sangue, lo inoculerà con i batteri. Nel sangue i piroplasmi si introdurranno nei globuli rossi per poi distruggerli.

Manifestazioni della malattia

Diversi sintomi aiutano a identificare la malattia. Il cane inizia con l’abbattimento e poi rivela la febbre alta. L’animale perde anche l’appetito. A causa dello scoppio dei globuli rossi, soffre di anemia che rende le sue mucose molto pallide. Diarrea e vomito compaiono a causa di un’intossicazione epatica causata sempre dalla distruzione dei globuli rossi. Sono colpiti anche i reni. L’urina diventa rossa, arancione, marrone o addirittura nera. Il cane è debole e molto stanco.

Trattamenti per la piroplasmosi

Se effettuato il più precocemente possibile, il trattamento della piroplasmosi si rivela efficace. Da qui l’importanza di prestare attenzione ai primi sintomi sopra descritti e di recarsi dal veterinario il più rapidamente possibile. Infatti, l’animale può sviluppare anemia emolitica, il che significa che è il corpo stesso a causare la distruzione dei suoi globuli rossi. Entro 48 ore, il cane può morire se non si interviene.

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Il primo trattamento da effettuare consiste in iniezioni che elimineranno i parassiti. Per trattare complicazioni ai reni e al fegato e per reidratare il corpo, vengono somministrate anche infusioni. Infine, il veterinario può eseguire trasfusioni per aumentare il livello dei globuli rossi.

Suggerimenti per prevenire la piroplasmosi

Per evitare che il cane contragga la malattia, la soluzione più sicura è effettuare un trattamento antiparassitario. Esistono diversi prodotti da utilizzare in questo contesto. Tra questi ci sono le pipette che depositano una pellicola protettiva sul corpo e proteggono l’animale per diverse settimane. Interessante è anche l’uso dei collari, perché la protezione dura molti mesi. Infine, è possibile utilizzare degli spray che vanno spruzzati regolarmente sul corpo dell’animale.

La piroplasmosi compare spesso in determinati periodi a rischio: da marzo a giugno e da settembre a dicembre. Sarà quindi necessario effettuare in quel momento il trattamento antiparassitario.

Tieni presente che esistono anche vaccini che aiutano a prevenire la malattia. Si consiglia di farlo fin dall’età più giovane dell’animale (preferibilmente tra le 8 e le 10 settimane) per beneficiare di una migliore efficacia. È bene precisare che oltre ad essere costoso, questo vaccino purtroppo non è efficace al 100%. Aiuta solo a ridurre il rischio di contaminazione.

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