Lo zibetto, chi è veramente questo mammifero?

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Il termine “civet” è il nome volgare che designa diverse specie di piccoli mammiferi appartenenti al sottordine di Felicia e appartenente alla famiglia di Veverridi. Esistono quindi una trentina di specie di zibetti, la metà delle quali classificate nel gruppo delle genette.

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Un bellissimo mammifero

Lo zibetto è morfologicamente vicino ai Mustelidi ma la sua testa ricorda più i Felidi. Anche le sue unghie sono retrattili come queste.

Prevalentemente frugivoro, lo zibetto può consumare anche piccoli mammiferi, insetti e rettili. Ha anche i denti di un carnivoro: piccoli incisivi, canini affilati, molari irti di punte.

La specie più comune è lo Zibeth o grande zibetto indiano, con una lunghezza compresa tra 50 e 90 cm. Il suo mantello è punteggiato di piccole macchie. Come suggerisce il nome, questo zibetto si trova in India, ma anche in Cina e fino alla Malesia. Esistono anche altre specie simili, più piccole: lo zibetto della Malesia, lo zibetto del Malabar, lo zibetto maculato.

Il dramma di questi animali è consumare le ciliegie della pianta del caffè. Se digeriscono la polpa della ciliegia, i noccioli vengono scartati nelle feci. Come si è scoperto che questi nuclei fermentavano nello stomaco dell’animale, poi puliti, essiccati e tostati producevano una bevanda meno amara del caffè tradizionale e arricchita da un gusto caramellato o di cioccolato? La storia non lo dice… Ma a causa di questa bevanda rara e quindi costosa, chiamata Kopi Luwak, gli zibetti vengono catturati e allevati in batteria, senza curarsi della loro riproduzione, il che contribuisce a depauperare le specie che stanno diventando pericolosamente rare.

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Creatore di una sostanza ricercata in profumeria

Gli zibetti producono una sostanza odorosa, il civettone, grazie a ghiandole poste alla base della coda, sotto le ghiandole genitali.

È questa particolarità che gli è valsa l’appellativo di “zibetto ermafrodito delle palme”: essendo le ghiandole odorifere presenti in entrambi i sessi, e che possono essere confuse con i testicoli vista la loro posizione sul corpo, i non iniziati possono avere difficoltà a distinguere il maschio dalla femmina .

Il Civettone è comunemente usato in profumeria perché, se l’odore è sgradevole in forma concentrata, una volta diluito evoca sentori muschiati e floreali. Questo uso è identificato già nell’antico Egitto. Data la minaccia di estinzione che incombe sulla specie, il civettone utilizzato oggi non è più naturale ma riprodotto sinteticamente. Si noti che, al contrario, questi animali sono ancora cacciati in Cina e Vietnam perché lì la loro carne è particolarmente apprezzata.

Il Civettone è molto usato come nota di fondo, cioè l’odore usato per fissare il profumo. È quello che, in un profumo, è il più tenace, quello che evapora più lentamente e che rimane immagazzinato nella memoria olfattiva. Può essere associato a tutte le altre famiglie olfattive. Civettone è utilizzato in particolare in “Coco Chanel” di Chanel, profumo dagli accenti orientali, ma anche in “Diorissimo” di Dior, in “Jardins de Bagatelle” di Guerlain, profumi con note floreali.

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