La mantide religiosa divora il maschio durante l’accoppiamento: vero o falso?

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La mantide religiosa divora il maschio durante l'accoppiamento: vero o falso?

Soprannominata “tigre dell’erba” o anche “cavallo del diavolo”, la mantide religiosa deve forse i suoi soprannomi diabolici alle sue quotidiane pratiche cannibaliste. La mantide religiosa è nota per essere temibile e dotata di un’intelligenza che le consente di attaccare molto più grande di se stessa. Si dice addirittura che la mantide femmina sia abituata a usanze un po’ spaventose: mangiava il maschio durante l’accoppiamento. Quindi, info o intox? Risolviamo il mistero per te.

La mantide religiosa: panoramica

La mantide religiosa, dal suo nome scientifico “Mantide religiosa”, è un insetto che può misurare dai 6 agli 8 centimetri di lunghezza. Piuttosto impressionante per le sue dimensioni e l’ampiezza delle sue zampe una volta dispiegate, è completamente innocuo per l’uomo, anche se può mordere se maneggiato troppo bruscamente. Si nutre di insetti, farfalle, lombrichi e piccoli anfibi. La femmina è di 2 o 3 centimetri più grande del maschio.

Le sue zampe anteriori, dette “catturatori”, sono delle vere e proprie seghe che gli permettono di aggrapparsi alla vegetazione per issarsi, ma anche per catturare prede a volte molto più grandi di lui. Per spaventarli, li espone alle piccole macchie sui suoi rapitori, simili agli occhi. Cacciatrice eccezionale, ha una facoltà piuttosto utile: la sua testa ruota a 180°C e i suoi occhi vedono in rilievo, come la visione umana, ma a soli 20 centimetri di distanza. Può quindi seguire la sua preda senza nemmeno muoversi, aspettando il momento giusto per attaccare.

È esso stesso nel menu di uccelli e rettili come camaleonti, lucertole o serpenti che si nutrono di esso. Tuttavia, anche di fronte a loro, non si lascia ingannare raddrizzandosi e spiegando le ali emettendo un rumore di vibrazione per impressionarli.

La mantide mangia-maschio: vero o falso?

Beh è vero! La mantide religiosa divora il maschio durante l’accoppiamento. Se è noto e rinomato per divorare la sua preda schiacciandola letteralmente, cosa che gli permette a volte di inghiottire insetti più grandi di lui, questa pratica predatoria sessuale ha ancora un senso.

Il periodo degli amori delle mantidi religiose avviene da agosto a settembre, poi ogni femmina depone tra settembre e novembre circa 200-300 uova! Durante l’accoppiamento, la mantide religiosa divora per un istante la testa del suo partner. Questa pratica non è sadica o specifica di un rituale sessuale. Divorare la preda partendo dalla testa è il classico e consueto processo della mantide religiosa per ingerirne il cibo. Ancora più incredibile, una volta tagliata la testa, il maschio continua a copulare ea trasmettere il suo sperma.

Un’idea diffusa presenta questa pratica cannibalistica come necessaria, permettendo così alla mantide religiosa di ingerire abbastanza proteine ​​e sostanze nutritive per comporre la sacca in cui le sue uova trascorreranno l’inverno, chiamata “ooteca”, ma anche per favorire la quantità di uova deposte. Inoltre, ad ogni nuova fecondazione, depositerà le sue uova nell’ooteca, che poi riuscirà ad allargare man mano che procede. Questa idea presenta questa tradizione sessuale come un atto di sacrificio da parte del maschio, per proteggere e garantire la sopravvivenza della sua prole.

In realtà sembrerebbe che, se davvero questa pratica è perfettamente integrata nel modo di vivere della mantide religiosa, non sia necessariamente necessaria o indispensabile per la sopravvivenza e la buona salute delle sue uova. In altre parole, il sacrificio del maschio si rivela a priori inutile.

La tecnica del bypass

L’accoppiamento nelle mantidi religiose è piuttosto brutale e aggressivo. Non è raro che la femmina venga ferita durante l’accoppiamento. Sono una delle tante specie il cui accoppiamento è conflittuale. Su una nota completamente diversa, il gatto in particolare procede con una tecnica usando la forza, dove la femmina viene regolarmente ferita per essere controllata.

La mantide maschio vede evolvere la sua tecnica riproduttiva. Osserviamo infatti maschi che praticano una forma di pressione sul corpo della femmina affinché non possa perpetrare il suo morboso rituale, quando altri fanno alla femmina un’offerta di cibo per copulare durante il suo banchetto. Questa pratica rimane altrettanto strana, ma tuttavia rivela una forma di intelligenza nella capacità di aggirare una morte inevitabile a priori.

È l’unica a farlo?

La mantide religiosa non è l’unico insetto a divorare il maschio durante l’accoppiamento. Infatti questo fenomeno si osserva frequentemente quando il maschio è molto più piccolo della femmina. Tarantole, scorpioni o anche lumache procedono allo stesso modo. Come spiegare questa tendenza cannibalistica nel momento preciso della copula? Nulla è stato finora confermato.

È plausibile che si tratti di una recrudescenza dell’aggressività dovuta alla situazione, di un maggior bisogno di cibo al momento per conservare le energie, di un desiderio di affermazione o superiorità della femmina che diventa una deposizione delle uova, o anche un mezzo per proteggersi, ma anche la sua futura prole, per impedire forse al maschio di fare lo stesso con le uova. Le teorie sono numerose, ma nulla è realmente verificato.

Il caso della mantide Springbok

Questa mantide religiosa della Nuova Zelanda è probabilmente la più assetata di sangue con il suo partner. E per una buona ragione, è in grado di autofecondare le sue uova. Incredibile, non è vero! Questa modalità di riproduzione monoparentale è chiamata partenogenesi. Non c’è quindi bisogno di preoccuparsi di un maschio aggressivo, che si farà rapidamente tagliare la testa per finire nel menu di Madame!

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