Herpesvirus nei cani: sintomi, diagnosi, trattamento e prevenzione

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L’Herpes Virus Canino (CVH) è una patologia molto contagiosa che preoccupa gli specialisti della salute canina perché provoca infertilità, aborti spontanei ed è anche un fattore di natimortalità nei cani. Facciamo il punto sull’herpesvirus del cane, la cui causa è uno specifico virus dell’herpes alfa presente in questi animali domestici.

Virus dell’herpes alfa responsabile dell’herpesvirus canino

Questo virus è specifico dei cani e non presenta alcun pericolo per l’uomo. È scarsamente resistente all’ambiente esterno a causa della sua elevata sensibilità ai raggi UV e al calore. Non appena la temperatura supera i 37°C, il suo potere infettivo diminuisce notevolmente. Ma è anche molto sensibile a diverse sostanze chimiche come i disinfettanti.

Questo virus può essere trasmesso in diversi modi da un cane all’altro, vale a dire:

  • In utero quando la cagna gravida presenta un’infezione primaria: contamina poi i suoi feti per via transplacentare.
  • Da secrezioni di tutti i tipi: faringee, oronasali, genitali, feci di cuccioli contaminati. Può quindi essere trasmessa durante l’accoppiamento, motivo per cui la malattia da herpesvirus nei cani è annoverata tra le malattie sessualmente trasmissibili.
  • Dall’involucro fetale durante il parto ma anche durante un aborto quando la cagna viene contaminata.

Il virus responsabile di questa patologia si sviluppa nei cani adulti nelle mucose prima di diffondersi in tutto il corpo. attraverso circolazione sanguigna. Può colpire i reni, la milza, i linfonodi e quindi diffondersi al sistema nervoso centrale. In questa fase stiamo parlando dello stato di HIV. Il virus entra in fase di latenza solo se il sistema immunitario del cane è in grado di combattere. Ma l’immunosoppressione o anche una situazione stressante possono essere sufficienti per riattivarla. Questo è il motivo per cui l’herpesvirus del cane è considerato un’infezione permanente.

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È bene però notare che esiste una differenza in termini di modalità di contaminazione a seconda che si consideri il cane adulto o il cucciolo. In quest’ultimo caso, infatti, si effettua o all’utero o al momento della nascita, poiché il cucciolo appena nato entra in contatto diretto con le secrezioni vaginali della madre. In alcuni casi, è stata notata la contaminazione dei cuccioli in seguito alla loro manipolazione da parte di allevatori che avevano precedentemente toccato altri cuccioli infetti.

In ogni caso, fino all’età di 3 settimane, il cucciolo è vittima di una rapida diffusione del virus perché il suo sistema immunitario è ancora molto immaturo. È anche in questi animali che deploriamo la forma più grave di herpesvirus.

Herpesvirus nei cani: sintomi

I sintomi dell’herpesvirus variano a seconda che la malattia colpisca un cucciolo o un cane adulto.

Nel cucciolo

Nei cuccioli di età inferiore a 3 settimane si notano piagnucolii, problemi digestivi come nausea, vomito, dolori addominali, alterazioni del transito intestinale (diarrea), tremori, mancanza di coordinazione dei movimenti dovuta ad un’encefalomielite, temperatura corporea molto bassa ( ipotermia). In queste condizioni, la cagna generalmente rifiuta il suo piccolo. Ha perso peso ed è morto in meno di una settimana. Se sfugge alla morte, avrà gravi conseguenze.

Tieni presente che nei cuccioli di età superiore a 3 settimane la malattia può essere asintomatica (ovvero l’animale non presenta alcun sintomo) o può portare ad alcune disfunzioni del sistema nervoso centrale come cecità e/o sordità.

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Nei cani adulti

La circolazione del virus nei cani adulti è spesso silenziosa, per cui l’animale potrebbe non presentare particolari sintomi. In certi casi però si può verificare un’infezione delle mucose genitali con comparsa di vescicole che si ulcerano e poi guariscono nel giro di due settimane. Ma il virus è latente e può essere riattivato. È quindi probabile che le vescicole ricompaiano in caso di stress o nei cani affetti da tracheobronchite infettiva (più comunemente chiamata tosse dei canili), notoriamente altamente contagiosa.

Altri possibili sintomi dell’herpesvirus nei cani adulti comprendono congiuntivite, rinite, faringite e il cosiddetto danno batterico secondario.

Herpesvirus nel cane: diagnosi e trattamento

Se in un allevatore di cani il veterinario nota un’elevata mortalità tra i neonati o tra i cuccioli di età inferiore a 21 giorni, e inoltre molte cagne abortiscono o mostrano segni di infertilità, in genere si parla del contesto erpetico.

La diagnosi si basa su test sierologici e/o test PCR (reazione a catena della polimerasi) per verificare se è presente l’herpesvirus. A seconda dei casi, il veterinario può prelevare campioni di sangue, placenta, sperma, secrezioni vaginali o anche, durante l’autopsia, campioni di alcuni organi (fegato, milza, reni, polmoni).

Una diagnosi positiva in un cucciolo di età superiore a 3 settimane consente una buona diagnosi a differenza di una diagnosi positiva in un cucciolo appena nato.

Attualmente non esiste un trattamento specifico per l’herpesvirus. Al massimo i cuccioli vengono messi in un’incubatrice in modo che la loro temperatura corporea sia mantenuta al di sopra dei 38°C.

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Herpesvirus nel cane: prevenzione

È assolutamente necessario che gli allevatori vaccinino tutti i loro cani contro la tosse dei canili perché questo limita il rischio che il virus colpisca l’intera comunità. È necessario anche nelle operazioni di allevamento incentrate sulla riproduzione del cane. Dovreste anche chiedere al veterinario una ricerca sistematica per il virus CHV in una cagna che mostri segni di infertilità. È anche possibile vaccinare le cagne gravide contro l’herpesvirus.

In ogni caso, è impossibile debellare il CHV, prevalente nell’allevamento canino, poiché questo virus si diffonde molto ampiamente. Gli allevatori devono imparare ad adottare buone pratiche quotidiane come la pulizia dei locali e la disinfezione sistematica. Occorre inoltre garantire l’isolamento delle femmine prima e dopo il parto, preferendo le inseminazioni artificiali agli accoppiamenti naturali che è meglio evitare. Infine, per preservare il tuo bestiame, ti consigliamo anche di non introdurre nuovi cani in un allevatore di cani dove tutti gli animali sono sieronegativi.

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