Rabbia nei cani: sintomi, cause, trattamenti e prevenzione

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La rabbia è senza dubbio la malattia più temuta dai proprietari di cani. Si tratta infatti di una malattia molto grave che provoca problemi molto pericolosi e molto dolorosi per il cane, oltre a renderlo contagioso per chi lo circonda, siano essi congeneri, altri animali e persino l’uomo, poiché è una zoonosi, cioè una malattia che può essere trasmessa dagli animali all’uomo. Inoltre, la rabbia è mortale, quindi è molto importante essere informati su questo virus, saper riconoscere rapidamente i sintomi e agire senza indugio.

Le cause della rabbia: cos’è, come si trasmette?

La rabbia è una malattia causata da un virus che, una volta trasmesso, migrerà nel cervello, colpendo gravemente il sistema nervoso e i neuroni. Sebbene questa malattia sia quasi debellata in Francia, il rischio non è pari a zero, soprattutto quando si viaggia all’estero.

Questa malattia è estremamente contagiosa. Il virus si trasmette tramite la saliva. Il minimo morso o graffio di un animale portatore, anche se non ha ancora manifestato i primi sintomi, può essere sufficiente per contaminare la vittima e provocare così un disastro.

La prima cosa da fare in caso di morso o graffio da parte di un animale potenzialmente portatore (potrebbe essere un altro cane, come un roditore, o qualsiasi altro animale selvatico carnivoro), è agire più velocemente, lavando la ferita con acqua saponata. per cinque-dieci minuti buoni.

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Sintomi della rabbia: una malattia terribile

Prima di raggiungere il cervello, il virus migrerà lentamente dalla zona dell’infezione (la ferita nella maggior parte dei casi) al cervello. Questo periodo, chiamato periodo di incubazione, dura in media dai 15 ai 60 giorni nei cani, causando sintomi sempre più gravi man mano che il virus progredisce. In alcuni casi, tuttavia, il virus durante questo periodo non provoca alcun sintomo, ma l’animale è ancora infetto e può quindi trasmettere il virus. Dopo essere stati morsi da un roditore selvatico o da un pipistrello, sarà quindi necessario restare estremamente vigili. Esistono due forme di rabbia:

rabbia paralitica

La rabbia paralitica colpisce gli animali erbivori e provoca la paralisi dell’animale, innanzitutto dei muscoli e poi, man mano che il virus migra nel cervello, del sistema respiratorio. L’animale farà quindi sempre più fatica a respirare, fino a soccombere purtroppo per asfissia.

rabbia furiosa

La rabbia furiosa colpisce gli animali carnivori e quindi i cani. Questa forma di rabbia è molto più pericolosa della prima, poiché è così che si trasmette il virus, a causa dei numerosi sintomi che dà alla sua vittima:

  • l’umore del cane cambia. Può passare da un momento di pace nel sonno a un’improvvisa iperattività, che lo rende molto attivo ed eccitato o addirittura spaventato senza motivo.
  • il cane inizia a “regredire” in termini di intelligenza, rendendolo, ad esempio, incapace di comprendere ordini che prima capiva perfettamente.
  • oltre al cambiamento dell’umore, il cane inizia a sviluppare una paranoia acuta, costringendolo a nascondersi e isolarsi costantemente.
  • la voce del cane cambia, diventando sempre più rauca.
  • la malattia può in alcuni casi provocare allucinazioni, che possono far ululare il cane.
  • la saliva diventerà estremamente abbondante e schiumosa, e sarà accompagnata da difficoltà di deglutizione.
  • la sete estrema farà sì che il cane beva molto, a volte fino al soffocamento.
  • Si noterà una maggiore aggressività nei confronti di chiunque, anche dei suoi padroni o di altri animali. Il minimo contatto fisico può spingere il cane ad essere aggressivo e quindi a mordere o graffiare. È così che si trasmette il virus, quindi dovrai essere estremamente vigile.
  • nella fase terminale, come negli erbivori, inizia la paralisi, prima nelle zampe posteriori per finire nell’apparato respiratorio, provocando asfissia e morte.
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Purtroppo, dopo la comparsa dei primi sintomi, la morte dell’animale avviene quattro-cinque giorni dopo.

Cura della rabbia: è possibile curare questa malattia?

Sfortunatamente, attualmente non esiste una cura per la rabbia. Se però hai il minimo dubbio su un potenziale morso di un animale che potrebbe trasmettere il virus al tuo cane, contatta il prima possibile il tuo veterinario in modo che possa pulire la ferita nel modo più efficace possibile e somministrargli un vaccino antirabbico. emergenza (chiamato anche vaccino antirabbico).

Se la visita dal veterinario non è possibile, come accennato in precedenza, pulire la ferita il più rapidamente possibile con acqua saponata per cinque-dieci minuti.

Se il cane mostra già i primi sintomi della rabbia, il veterinario sarà purtroppo costretto a praticargli l’eutanasia, per evitare inutili sofferenze al cane che non potrà uscirne, ma anche per proteggere chi lo circonda ed evitare contaminazioni .

Infine, se si tratta di un essere umano colpito da un morso che può trasmettere la rabbia, dovrà recarsi immediatamente in ospedale. Non dimenticare che questa malattia può essere trasmessa agli esseri umani.

Prevenzione della rabbia: il miglior rimedio

Sebbene non esista una cura per la rabbia, fortunatamente esiste un vaccino. Anche se in Francia è obbligatorio solo per i cani di categoria 1 e 2, è comunque fortemente consigliabile farlo, indipendentemente dal cane, per evitare qualsiasi rischio di contaminazione.

Inoltre, questo vaccino sarà obbligatorio affinché un cane possa viaggiare, sia nell’Unione Europea che nel mondo.

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