Il mastocitoma è a tumore cutaneo aggressivo
che rappresenta un pericolo reale per il cane perché è probabile che le metastasi proliferino in alcuni organi vitali e questo cancro possa ripresentarsi nonostante il trattamento chirurgico. Alcuni razze di cani
sono più predisposto rispetto ad altri al mastocitoma che può però essere sviluppato da qualsiasi cane qualunque sia la razza a cui appartiene. Facciamo il punto su questa patologia che va presa molto sul serio e che va diagnosticata. appena possibile per evitare la morte dell’animale.
Mastocitoma: le razze canine più a rischio
Anche se questo tumore può colpire qualsiasi cane, maschio o femmina, più precisamente di età compresa tra 7 e 9 anni, è noto che le razze canine elencate di seguito sono le più predisposte al rischio di sviluppare mastocitoma.
- Cocker,
- Weimaraner,
- Golden retriever,
- Schnauzer,
- Bulldog inglese,
- Staffordshire terrier americano,
- Labrador,
- Carlino,
- Pugile,
- Bull terrier,
- Boston-terrier,
- Shar Pei,
- Beagle,
- Bovaro australiano,
- Bassotto,
- Bullmastiff.
Là metà dei casi Il mastocitoma viene diagnosticato nei cani appartenenti a queste razze canine.
Mastocitoma canino: sintomi
È più particolarmente a livello degli arti, della regione perineale, della regione inguinale, delle mucose, del tronco, del muso, del cavo orale e degli unghioni che questa patologia si manifesta. IL sintomi
che devono allertare sono i seguenti:
- La comparsa nella zona interessata di brufoli che ricordano punture di insetti o il cui aspetto può assomigliare a verruche,
- Dolore molto localizzato alla palpazione nella zona interessata o anche alla periferia,
- Diarrea,
- Feci insanguinate,
- Un forte calo della pressione sanguigna,
- Vomiti.
Le zone colpite dipendono dal sede del mastocitoma ed è da tenere presente che in presenza di un singolo tumore il cane può essere asintomatico. In ogni caso vediamo che queste manifestazioni non sono specifiche del mastocistoma e che possono far sospettare l’esistenza di altre patologie. Inoltre, il velocità di crescita di questo cancro variando da un cane all’altro, l’intensità dei sintomi varia notevolmente.
Mastocitoma nel cane: diagnosi e trattamento
L’esame del sangue e il conteggio sono tra le analisi essenziali. Inoltre, il veterinario deve eseguire a biopsia o qualsiasi altro tipo di campione per poter diagnosticare con certezza questo cancro. Questo tipo di analisi è essenziale affinché le cellule tumorali possano essere analizzate al microscopio in laboratorio. In questo modo il veterinario potrà anche accertarsi che non si tratti di un’altra patologia.
A seconda del suo stadio, questo tumore può essere trattato con un intervento chirurgico. Il tumore viene completamente rimosso e poi analizzato in laboratorio. Viene quindi messo in atto un protocollo di trattamento. Nel casi più gravicioè in presenza di a tumore allo stadio III O stadio IV Il trattamento è la chemioterapia o la radioterapia. Si noti che nella fase IV, il tasso di sopravvivenza del cane non supera le 6 settimane.
È importante sapere che a diagnosi più precoce possibile consente di ottenere risultati migliori nel medio termine. Inoltre, non appena notiamo un sintomo preoccupante e/o percepiamo a nodulo cutaneo Quando accarezzi il tuo animale, è essenziale consultare immediatamente il veterinario.
La mancanza di cure aumenta il rischio di proliferazione di metastasi in qualsiasi zona del corpo, dai linfonodi agli organi vitali. E in caso di recidiva dopo l’asportazione del tumore, il la prognosi vitale è estremamente sfavorevole. Invece, in presenza di un tumore allo stadio I, che viene quindi colto in tempo, la valutazione dell’estensione è generalmente negativa. Da qui l’importanza della diagnosi precoce di un mastocitoma.
È possibile prevenire il mastocitoma canino?
Questo tumore cutaneo è il più diffuso nei cani eppure, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, nessuna causa precisa è stata ancora identificata. Non possiamo quindi sapere come prevenire questo tipo di cancro, a differenza di quelli che derivano, ad esempio, da una cattiva alimentazione o dall’obesità. Tuttavia, l’unica soluzione per limitare i rischi di metastasi o di recidiva postoperatoria è assolutamente indispensabile non tardare a consultare il veterinario al minimo sospetto di mastocitoma.
Di Corinne Goëffon – Pubblicato il 06/07/2024
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