Cosa mangia una balena? Sapere tutto sulla tua dieta

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Cosa mangia una balena?  Sapere tutto sulla tua dieta

Come tutti gli altri esseri viventi, le balene devono nutrirsi per sopravvivere e garantire così la continuità della loro specie. Le loro dimensioni impressionanti, tuttavia, li costringono a ingerire una grande quantità di cibo per soddisfare i loro bisogni. Ma di quali alimenti stiamo parlando? Scopri in questo articolo cosa mangia una balena.

I diversi tipi di balene

Innanzitutto è importante ricordare che in zoologia il termine generico “balena” designa in realtà diverse specie di mammiferi marini, appartenenti all’ordine dei Cetacei (Cetacea). Questi ultimi si dividono poi in due famiglie: i misticeti, che comprendono i fanoni, e gli odontoceti, per gli odontoceti. È anche interessante notare qui che la distinzione si concentra sull’apparato anatomico utilizzato per l’alimentazione, anche se questo non è l’unico criterio di differenziazione.

misticeti (Misticeti), soprannominate “vere balene”, rimangono oggi i più grandi animali viventi del pianeta. Troviamo in questa categoria la balenottera azzurra, la balenottera grigia, la balenottera nana, la megattera così come le balenottere (Balaenopteridi). Questo gruppo è quindi caratterizzato dal possesso di baleen, lame cornee che rivestono la loro mascella superiore.

Gli odontoceti, generalmente più piccoli dei misticeti, includono beluga, capodogli, orche assassine, delfini, focene, narvali o balene pilota. La confusione con le balene è estremamente comune, soprattutto per quanto riguarda i capodogli o le orche assassine, a causa delle loro grandi dimensioni e di alcune somiglianze fisiche.

Questo articolo si concentrerà quindi sulla dieta delle balene.

Come si nutrono le balene?

Baleen è lo strumento alimentare essenziale per le balene. Queste ultime, composte da cheratina, sono costituite da placche rigide circondate da peli, visibili sulla parte interna, verso l’interno della bocca. Potremmo così paragonarli alle punte di un pettine. Il diametro, la lunghezza, la larghezza e il colore del pelo variano a seconda della specie. I Baleen hanno anche solchi ventrali, che corrono lungo la gola paralleli al corpo e facilitano l’evacuazione dell’acqua dalla bocca dopo l’assunzione di cibo.

La dieta della balena si basa quindi su un processo di filtrazione. Vengono utilizzate tre tecniche di cattura molto diverse a seconda della specie.

  • Le balene “inghiottitrici” o “inghiottitrici”, come le balene o le megattere, avanzano spalancando la bocca una volta individuato il cibo. Ingoiano una grande quantità di acqua di mare che intrappolano in bocca: un tappo boccale sigilla le vie respiratorie per impedire all’acqua di entrare nei polmoni. Premendo la lingua contro i fanoni, lasciano fuoriuscire l’acqua in eccesso attraverso i solchi, pur conservando gli elementi solidi che li interessano. Questo fenomeno può essere molto impressionante viste le quantità di acqua ingerite e poi rilasciate, tanto più che queste specie risalgono in superficie in questo preciso momento. Una volta che il filtraggio è completo, possono quindi ingoiare il cibo.
  • Le balene che “scremano” o “filtrano”, comprese le balene della Groenlandia o le balene franche, usano maggiormente i fanoni laterali per bloccare il cibo. Si muovono lentamente sulla superficie, assorbendo meno acqua.
  • Le balene scavatrici, come la balena grigia, nuotano su un fianco lungo il fondo del mare. Questa posizione consente loro di raschiare e aspirare il fango, prima di smistare e intrappolare la preda nei fanoni.
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La dieta della balena

Come accade per la maggior parte degli animali, la disponibilità di cibo condiziona le abitudini alimentari dei cetacei. Gli scienziati hanno tuttavia evidenziato il fatto che le balene sono animali carnivori e che hanno le proprie preferenze alimentari. Si stima inoltre che consumino in media due tonnellate di cibo al giorno, ovvero circa 730 tonnellate all’anno.

Il krill è l’alimento base delle balene. Questi piccoli crostacei, appartenenti all’ordine di Euhausiacea, si trovano in tutte le fredde acque del globo. Il loro nome comune, proveniente dal norvegese, nasconde in realtà 80 specie diverse. Membri dello zooplancton permanente, gli individui si riuniscono in banchi giganteschi, che possono pesare diverse tonnellate ed estendersi per molti chilometri. La balena mangerebbe fino a 1,2 chili di krill al minuto! Il krill svolge quindi un ruolo essenziale all’interno della catena alimentare, oltre che per l’ecosistema marino.

I copepodi sono anche nel menu di questi grandi cetacei. Questi sono piccoli crostacei che costituiscono la maggior parte dello zooplancton.

La balena ingerisce anche il fitoplancton, che si attacca naturalmente allo zooplancton ed è comunque il cibo di quest’ultimo. Molti piccoli pesci, altri crostacei o calamari vengono spesso catturati con il krill e vengono mangiati anche dalla balena. Le balene si nutrono anche, questa volta volontariamente, di piccoli pesci come il capelin, o di aringhe, lince o merluzzi quando il primo si esaurisce.

Può una balena mangiare un uomo?

Tutti abbiamo in mente questa famosa scena del film d’animazione Pinocchio, dove il famoso burattino viene inghiottito dalla balena Monstro. Se è vero che le dimensioni di una balena fanno paura e potrebbero dire molto sulle sue capacità di ingestione, la realtà è però ben diversa. Va infatti ricordato che si nutre soprattutto di piccole prede, grazie al suo specifico sistema di assunzione di cibo. La probabilità che un essere umano nuoti nel mezzo di un banco di zooplancton è già molto bassa. Anche se ciò dovesse accadere, il diametro dell’esofago dei fanciulli non è semplicemente adatto. Quello di una balenottera azzurra, ad esempio, misura tra i 15 ei 25 centimetri, che è tutt’altro che sufficiente per far passare un essere umano! Inoltre, l’enorme bocca della megattera è lunga 3 metri e potrebbe quindi facilmente catturare un uomo… Il quale però non verrebbe mai inghiottito, visto che la sua gola misura solo 38 centimetri quando è allargata al massimo. Un essere umano potrebbe semplicemente essere inghiottito, e sputato fuori non appena la balena si rende conto del suo errore: questo è accaduto in diversi racconti di pescatori che hanno fatto notizia negli ultimi anni. Infine, ci si può interrogare sul caso degli odontoceti, come le orche o i capodogli. Questi ultimi infatti sono dotati di denti e sono in grado di cacciare prede molto grosse, come i calamari colossali. Sono anche gli unici che possiedono un apparato anatomico sufficiente per ingoiare un uomo. Niente panico però: la nostra specie non è tra le loro preferenze alimentari. Inoltre, la probabilità di incontro tra un capodoglio e un essere umano è estremamente ridotta (una su un miliardo), questi animali si evolvono principalmente in mare aperto ea più di 3000 metri di profondità.

Tuttavia, è consigliabile mantenere la prudenza quando si esce in mare: se si ha la fortuna di imbattersi in un cetaceo, gli specialisti raccomandano un’osservazione responsabile della fauna selvatica: lasciare spazio, stare a distanza ed evitare qualsiasi movimento che possa spaventarlo. Questi imponenti esseri rimangono infatti animali selvatici che potrebbero causare, per la loro mole, conseguenze disastrose, e questo anche in modo involontario.

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