Anaplasmosi nei cani: sintomi, cause, trattamenti e prevenzione

L’anaplasmosi nei cani può essere estremamente grave e persino fatale se non trattata. È una delle malattie trasmesse da alcune zecche. È molto importante consultare un veterinario se il cane rifiuta il cibo e mostra un malessere generale. Diamo un’occhiata all’anaplasmosi del cane, ai suoi sintomi, alla sua causa esatta, al suo trattamento e vediamo se è possibile prevenire questa malattia.

Anaplasmosi nel cane: sintomi

L’anaplasmosi del cane o l’anaplasmosi granulocitica possono causare alcuni dei seguenti sintomi.

• Febbre (temperatura corporea superiore a 39°C),
• Perdita di appetito (anoressia),
• Aumento della sete (il cane beve più di prima),
• Perdita di peso,
• Ritenzione idrica che porta ad edema di alcuni tessuti sottocutanei,
• Anemia,
• Scolorimento delle mucose,
• Infiammazione dell’uvea (uveite),
• Tosse,
• Stato di depressione,
• Letargia,
• Petecchie (emorragie sottocutanee),
• Zoppia di causa sconosciuta,
• Dolori articolari,
• Poliartrite,
• Linfonodi ingrossati,
• Segni neurologici (scarsa coordinazione dei movimenti per esempio).

È fondamentale consultare un veterinario se noti un calo della forma fisica del tuo cane accompagnato da una o più delle manifestazioni sopra elencate. È molto probabile che sia stato morso da una zecca diverse settimane o mesi fa. Inoltre, in molti casi, insieme all’anaplasmosi, il cane può sviluppare la malattia di Lyme. Si parla allora di coinfezione.

Cause di anaplasmosi nei canini

Anaplasma phagocytophilum è un batterio trasmesso ai cani da alcune zecche. L’animale sviluppa quindi una grave infezione: l’anaplasmosi. Dopo il morso di una zecca portatrice di agenti patogeni, la malattia si sviluppa in modo insidioso ed i primi sintomi possono essere avvertiti dal cane solo dopo diversi mesi. Questo è il motivo per cui il veterinario può incontrare qualche difficoltà nel diagnosticare spontaneamente questa patologia.

Questa grave patologia provoca la distruzione di alcuni globuli bianchi. Questi sono granulociti neutrofili neutrofili o polinucleari prodotti nel midollo osseo.

L’anaplasmosi nei cani non è trasmissibile all’uomo. Esiste invece una forma di anaplasmosi umana, anch’essa causata dalle zecche.

Come trattare un cane affetto da anaplasmosi?

Per confermare la diagnosi di anaplasmosi nei cani, il veterinario non può accontentarsi dell’auscultazione. Ha bisogno di studiare i risultati di esami aggiuntivi come l’esame del sangue e la sierologia per controllare, tra le altre cose, il numero delle piastrine, il numero e la composizione dei leucociti. Anche una PCR (reazione a catena della polimerasi) è essenziale per identificare definitivamente l’anaplasmosi.

Il trattamento dell’anaplasmosi nei cani si basa sulla prescrizione di antibiotici e il dosaggio viene adattato caso per caso. Il veterinario deve tenere conto dei risultati delle analisi, dell’età dell’animale, del suo sesso e del suo peso. Questo tipo di trattamento è davvero molto efficace poiché i sintomi scompaiono, a seconda della loro durata, tra le 48 e le 72 ore. Dopo due settimane occorre effettuare nuovi esami per verificare che il batterio in questione sia completamente scomparso.

È molto importante che il cane venga trattato il prima possibile perché, se non trattata, l’anaplasmosi può essere fatale.

Possiamo prevenire l’anaplasmosi nei cani?

Per prevenire l’anaplasmosi è necessario proteggere il cane dalle zecche. Esistono diverse soluzioni naturali che agiscono in modo preventivo o curativo. Inoltre, dopo ogni passeggiata nella natura, è fondamentale verificare se le zecche si sono depositate sul corpo dell’animale. In questo caso, non dovresti aspettare per rimuoverle utilizzando semplicemente un rimuovi zecche o chiedendo di farlo al veterinario.

La vigilanza è fondamentale: ogni proprietario di cane deve condurre una lotta spietata contro gli agenti patogeni perché trasmettono malattie di cui è riconosciuta la gravità. Proteggere il tuo cane dalle zecche aiuta a prevenire molti problemi di salute.